“Il coraggio nasce quando si è in grado di apprezzare l’incertezza, quando si è convinti dell’impossibilità che le diverse componenti interconnesse fra loro possano essere statiche e permanenti”.
In parole povere: tutto è impermanente, mutevole, niente resta com’è… né le persone, i luoghi, le relazioni, e tanto meno le idee. E se le cose non cambiano è perché terminano prima che possano farlo.
- Triste?
- Forse.
- Oppure?
- Liberatorio.
Dipende dal tuo modo di guardarlo.
Mi fa pensare a quando sto male, quando ho paura e per non pensarci mi rifugio sempre nello stesso film. Lo guardo e riguardo perché so perfettamente cosa accadrà. So le battute a memoria, non ci sono sorprese e questo soddisfa la mia costante brama di certezza annientando, in qualche strano modo, la paura.
L’unica cosa certa? Tutto finisce… tutto passa.
Quanto amaro ti lascia in bocca il sapore della “fine”?
La fine di un viaggio, la fine di una storia d’amore, la fine delle superiori, l’ultimo giorno che spendi nel vecchio appartamento, nella casa dei tuoi genitori. La fine di un libro, di un film, l’ultimo episodio di una serie tv.
Personalmente salterei a piè pari la maggior parte di queste situazioni. Perché? Perché fanno paura, tanta paura, dell’ignoto, di qualsiasi cosa venga dopo quell’attimo in cui lasciamo una situazione che abbiamo imparato a conoscere così bene per ricalibrare la bussola su un capitolo completamente nuovo della nostra esistenza.
Fosse anche un libro: quante volte ti è capitato di leggere l’ultima pagina di un buon romanzo, chiudere il libro e aver bisogno di qualche minuto prima di riprendere con la tua vita… non senza una certa dose di malinconia.
Cos’è quella sensazione se non la paura dell’abbandono, della fine, dell’ignoto.. del futuro?
Ma c’è un lato positivo: l’impermanenza ci rende liberi.
“La comprensione dell’impermanenza è la chiave per liberarsi dalla paura di rimanere bloccati per sempre in una situazione, in un’abitudine, in uno schema”.
E così, quando capiamo finalmente che tutti i fenomeni, davvero tutto ciò che accade attorno a noi, è il prodotto di miriadi di variabili; e quando capiamo che la stragrande maggioranza di queste variabili non sono sotto il nostro controllo… ecco che forse impareremo a non prendercela più così tanto quando qualcuno o qualcosa delude le nostre aspettative.
Ma attenzione, non sto dicendo che è inutile fare progetti, cercare di controllare quei fattori della vita che possono portarci in una direzione piuttosto che in un’altra, ma semplicemente che a volte ce la prendiamo davvero troppo, per tutto.
E allora cosa vale la pena fare?
Panta Rei…
Lascialo scorrere. Lascialo passare. A volte è un momento… e poi se ne va.
In fondo è solo senza l’illusione del per sempre che ogni attimo diventa straordinariamente liberatorio. Ogni attimo non assume più l’aspetto di un qualcosa che è già passato o di un qualcosa che arriverà.
Ogni attimo sarà solo, semplicemente, PRESENTE.
Con i suoi pregi e difetti.
E poi?
Passerà.
DOWN THE RABBIT HOLE
In questi giorni ho avuto bisogno di liberare la mente, fare una pulizia totale delle “scorie” che si accumulano giorno dopo giorno nel mio cervello. Se c’è una cosa che ho capito è che pulire il fuori è estremamente efficace per ripulire il dentro.
Ecco quindi un piccolo elenco dei miei piccoli, buffi, insignificanti metodi per ripulirmi il cervello, ma sarei tanto curiosa di conoscere i tuoi.. che magari li aggiungo alla mia lista personale.
Finire (finalmente) di ordinare la contabilità del 2023.
Azzeccare (finalmente) i giorni in cui portare in strada la plastica.
Pulire (finalmente) la macchina dentro e fuori. Il giorno dopo ha piovuto sabbia… ma va bene lo stesso.
Evitare il caffè e i dolci per almeno 2 giorni. Che sembra poco ma per me è già abbastanza.
Ascoltare una canzone che sai ti farà piangere.
Ultimamente mi occupo di…
Ultimamente? Delirio totale.
I giorni scorsi sono stata in un paio di province venete con il nostro Giardino del Gigante e il 26 aprile si ripete all’Orto Botanico di Padova.
Continua la collaborazione con L&G Film Studios (nuovi progetti in vista) ed è iniziata la stesura della drammaturgia per una nuova produzione teatrale con Gruppo Panta Rei.
Cominciano invece a prendere forma gli spettacoli finali dei laboratori teatrali per Bambini, Ragazzi e Musical Adulti in Rabbit Hole.
Ti aspetto fra il nostro pubblico ;)
Vuoi collaborare con me? Scrivimi!
Mi trovi qui:
Mail: barbara.sclc@gmail.com
Profilo Instagram: @scalcobarbara
Profilo Linkedin: Barbara Scalco
Ah dimenticavo…
Io sono Barbara Scalco: attrice, autrice, fondatrice e direttrice artistica di Rabbit Hole.
Ho scelto di diventare attrice da bambina, guardando i piedi degli attori muoversi fra palco e sipario.
Ho scelto di scrivere quando ho capito che la mia vita è come la sceneggiatura di un film e ho pensato che forse, se capisco come si scrive una buona sceneggiatura, farò un buon lavoro anche con la mia vita.
Non dobbiamo immaginarci come il germoglio di un seme, né il risultato di un passato: ma piuttosto come la conseguenza ancora incompiuta di un futuro anteriore.
Cit. Lacan